La valigia di Agafia


E dopo la fiera del liro di Torino...






Giovedì 15 maggio 2008
ore 18


presentazione del libro
La valigia di Agafia



presso
Melbookstore (via Rizzoli 18, Bologna)
Allinea a sinistra
Intervengono: Anna Maria Tagliavini e Luigi Gorini
Letture a cura di
Tita Ruggeri

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Marta Franceschini
La valigia di Agafia


IL LIBRO

Dalla miseria fangosa del suo villaggio, dove ha cominciato a lavorare fin dall’infanzia raccogliendo tabacco nelle piantagioni, una ragazza moldava, Agafia, si assoggetta a un lavoro massacrante che la porta oltre il circolo polare artico, in una Siberia senza legge e senza dignità, su treni che masticano gelo e violenza. Ma questo è solo l’inizio del viaggio: abusi, pestaggi e tradimenti saranno le prossime fermate. Una fuga disperante, che di orrore in orrore la porta a piedi scalzi su frontiere spinate, per chilometri di attese, di inganni, di sfinimenti. E alla fine, in un'Italia che raccoglie e schiavizza i brandelli rimasti, distogliendo per pudore lo sguardo. Clandestina nel nostro Paese, Agafia impara, insieme alla lingua, l’umiliazione di chi vive senza diritti, senza protezione, e senza tregua. La vita racchiusa in una valigia. Prima a Roma e poi a Bologna, passa le notti nelle stazioni, e i giorni a consumare scarpe in cerca di un lavoro, un rifugio, un letto: un miraggio per cui sarà disposta anche a vendersi. E quando diventa finalmente “badante”, scopre di essere finita nell’ennesima trappola, fatta di condizioni disumane a cui non può né vuole sottostare. Ma è proprio sul fondo del baratro che scopre anche l’amore, infelice e sventurato come tutta la sua esistenza, fratellanza di ferite e specchio di dannazione, ma capace di nutrire l'anima. Solo allora Agafia sarà pronta per il suo ultimo viaggio…

UNA STORIA VERA

Tre anni fa Agafia, spinta dal bisogno lacerante di gridare al mondo la sua pena, chiese a Marta Franceschini, incontrata durante una presentazione in un locale bolognese, di scrivere un libro sulla sua triste vicenda. Dopo averne ascoltato per ore e ore il doloroso racconto, l’autrice ha riversato in questo libro la storia vera, attuale, incalzante e spietata della giovane moldava, condannata fin dall’infanzia a macerarsi nelle fatiche più pesanti e nella sofferenza, costretta a una fuga senza soste tra orrori di ogni genere, approdata infine in Italia, come tante donne dell’est, e illusa da un amore infelice, unico conforto alla sua anima.

DAL LIBRO...

La cosa che odio di più della mia vita sono le valigie. Dalla prima volta che sono partita dal villaggio sono diventate il mio incubo. Per anni ho girato con la vita chiusa in una valigia, trascinata da una meta all’altra. Cose, vestiti, ricordi, tutto sempre con me, ogni mese, ogni anno sempre più pesante. Quanti manici ho rotto nel trasporto! Che dolore alle spalle, alle braccia, alle dita. Macigni da spingere, issare. La mia identità chiusa con lo spago in una scatola. La mia precarietà appresso, che mi insegue, come un’ombra. Ogni azione, ogni decisione condi-zionata dalla sua presenza. Non sono più libera di fare una corsa, di entrare in un negozio, di sognare ad occhi chiusi. Il pensiero costante corre a lei: dove metterla? come assicurarmi la sua integrità, e insieme alla sua, la mia salvezza? Poi, quando finalmente la apro, il risultato di tan-ta fatica è un’interiorità spiegazzata e maleodorante. La pochezza del mio universo salta agli occhi impietosa. Poche cose ridicole conservate con cura, come prove patetiche della mia esistenza. Chiuse in una valigia. Vorrei gettarla giù da un ponte e stare a guardare mentre affonda. Per vedere cosa resta di me.


(dal sito della Marlin - www.marlineditore.it/portico/LavaligiadiAgafia.htm)


Buon compleanno!


10 marzo...

TANTI AUGURI MARTA!




GRAZIE DOLCE SOFI, CARI AMICI, SONO RIMASTA SENZA PAROLE...
marta

Presentazione 29 marzo 2008 - "Sangue del mio sangue"

Sabato 29 marzo 2008, alle ore 18
si terrà la presentazione di "Sangue del mio sangue" di Marta Franceschini
presso il Teatro Comunale di Cava dè Tirreni (Salerno), Corso Umberto I


Pina Buongiorno e Virginia Celentano dell'associazione "La rosa di Gerico", in occasione della manifestazione "Donne di marzo. Non solo mimose", presenteranno il romanzo di Marta Franceschini. Saranno presenti l'autrice e gli editori Tommaso e Sante Avagliano.


[tratto dal sito della Marlin]

A proposito di Marta...


Marta Franceschini è nata il 10 marzo 1959 a Bologna. Laureata in Storia Orientale presso l’università di Bologna, ha vissuto in Inghilterra, Stati Uniti e quasi tre anni in India dove ha lavorato come corrispondente free-lance per diverse testate italiane.
Il suo primo romanzo, “La discesa della paura”, pubblicato nel 2000 con Sellerio, è stato premiato al festival del Primo Romanzo di Cuneo nel 2001e, nello stesso anno, è stato anche tradotto in tedesco dalla Goldmann Verlag.
Nel 2005, con Stampa Alternativa, Marta ha pubblicato il racconto “Voli senza rete” nel volume “L’immaginazione al podere. Che cosa resta delle eresie psichedeliche”.
Poco tempo dopo, precisamente nel 2006, è uscito il suo secondo romanzo, “Sangue del mio sangue”, Marlin editore.

Negli scorsi anni, oltre a dedicarsi alla stesura dei suoi romanzi, Marta ha dato vita ad una serie di laboratori di scrittura creativa rivolti a presone di tutti i generi e di tutte le età, nei quali è riuscita senza dubbio a trasmettere la sua passione per la scrittura intesa come mezzo per esprimere se stessi e le emozioni che si celano nel più profondo di ognuno di noi, lontano quindi da quei canoni convenzionali che rischiano invece di annullare una delle funzioni essenziali della scrittura stessa.
Ha tenuto poi alcuni di questi laboratori di scrittura anche al carcere bolognese della Dozza dai quali è stato creato uno spettacolo con Tita Ruggeri.


Di recente si è occupata della stesura testo del documentario realizzato in occasione del museo di Bologna in memoria della Strage di Ustica.


Attualmente Marta vive a Bologna e sta per pubblicare il suo terzo romanzo sempre con la Marlin.